Il mondo negli ultimi 20 anni ha radicalmente cambiato i metodi e gli strumenti di comunicazione sia in ambito lavorativo che in ambito personale. Sono praticamente estinti i telex, il fax mostra qualche segno di cedimento (è molto più immediato oggi mandare una email o un messaggio di WhatsApp), sono sparite le cabine telefoniche (abbiamo tutti almeno un telefonino a testa), il telefono di casa viene usato sempre meno in favore del nostro nuovo inseparabile cellulare o di una video-chiamata su Skype (o Facebook, o Telegram, o Viber o chissà cos’altro, già solo il numero di programmi disponibili ci aiuta a comprenderne la diffusione).

Anche le abitudini dei ragazzi sono cambiate, oggi sovente i compiti si fanno in “gruppi virtuali” su una piattaforma social a scelta, nell’era precedente della comunicazione ci si trovava a casa di uno dei componenti del gruppo di studio.

Ovviamente l’essere costantemente collegati in voce, testo e video con chiunque vogliamo in qualsivoglia parte del mondo rende “il mondo dei radioamatori” molto meno attraente per le giovani leve: girare il VFO alla ricerca di una stazione rara o presentarsi ad uno sked con un amico proveniente dall’altra parte del mondo ma senza la garanzia di poter effettuare il collegamento risultano essere comportamenti quasi incomprensibili a giovani d’oggi: “Scusa, ma non faresti prima a mandargli un messaggio su Facebook?” (SIGH).

E’ per questo che sono molto felice di sapere che una brillante YL di soli 13 anni, Amelia, figlia di Andrea IZ5VCI, ha conseguito la patente di Radioamatore nella sessione estiva, rendendo orgoglioso sicuramente il padre ma anche tutti i soci della nostra sezione. Noto con piacere che con il supporto del padre e gli insegnamenti dei “vecchi dxer della sezione” sta diventando una eccellente operatrice non avendo nessun timore a gettarsi con successo nei pile-up. Trovo altrettanto incoraggiante che sia stata lei ad avvicinarsi al mondo della radio, sicuramente spinta dalla curiosità nel vedere il babbo ed i suoi amici giocare con antenne, cavi, microfoni, radio, ma altrettanto attratta dalla possibilità di parlare (e “scambiare”) con persone lontane. La mia speranza è di riuscire a farla innamorare anche della telegrafia, ma per questo c’è tempo. Il babbo sono due anni che mi chiede di fare un corso di CW, ho sempre temporeggiato ma chissà, forse ora per Amelia potrei anche prendermi questo impegno.

Nel frattempo cara Amelia i miei più calorosi Auguri, uniti a quelli dei soci tutti della sezione ARI di Prato; ci rendi fieri, siamo veramente felici che tu sia una di noi. Vai di DX per ora come secondo operatore, consolida e amplia la tua esperienza, ma non vedo l’ora di sentirti con il tuo nominativo “personale”.

 

73 Dx 88 de I5NXH

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